Desfile de Día de muertos – Sfilata del giorno dei morti
La sfilata del giorno dei morti in Messico
Una delle feste più incredibili alle quali ho partecipato è la festa del giorno dei morti in Messico, il Desfile de Día de muertos è una festa pazzesca colorata e passionale. Personalmente l’ho vissuta a Santiago di Queretaro nel Messico Centrale.
La celebrazione delle “porte” che solo in questi giorni permettono ai morti di tornare ed essere accolti di nuovo dai loro cari.
Nonostante maschere da teschio, altari pagani, icone cristiane, colori sgargianti, musica, il “dia de los muertos” in Messico non deve essere confusa con i toni macabri e commerciali di Halloween.
Il Dia de los Muertos, sono i giorni più importanti per la cultura mesoamericana; infatti la festa era già propria dei nativi popoli Aztechi e Maya prima dell’arrivo dei conquistadores che adoravano la vita dei loro antenati ritenendo che l’ordine cosmico si basasse su un continuo alternarsi di morte e vita. Presumibilmente si svolgeva tra luglio e agosto del calendario azteco. Con la “canonizzazione” si è conformato al calendario della tradizione cattolica.
I sacrifici umani che venivano consumati avevano lo scopo di mantenere l’equilibro tra vita e morte perché il sangue feconda la terra rendendola fertile per la nuova vita. Vita e morte si intrecciavano ed erano una cosa sola.
Calaveras
Nelle foto potete anche vedere come la festa condizioni anche l’arte delle Calaveras, i teschi colorati conosciuti nel mondo e utilizzati come oggetti di design, tattoo e merchandising. Li ho anche fotografati girando per tutto il Messico nei numerosi murales.
Catrina
Un altro elemento caratteristico del Dia de Muertos è la presenza quasi obbligata di Catrina, scheletro di donna creato in origine dall’illustratore Josè Guadalupe Posada, vestita di un cappello in stile di inizio XX secolo con lunghe vesti impreziosite dai fiori Chempasùchil originari del Messico, di colore prevalentemente giallo e arancione, dal profumo particolarmente intenso. La scelta non è casuale: secondo la leggenda l’odore dei Chempasùchil è percepito dalle anime che seguendone la scia riescono, per l’occasione, a tornare a casa. Motivo per cui i loro petali vengono cosparsi ovunque, soprattutto nei cimiteri.
Quando si svolge:
Tra il 28 ottobre e il 2 novembre, commemora i defunti per tipo di morte ed età: per esempio il 28 ottobre alcune comunità celebrano i morti per incidente e suicidio, con apposizione di fiori e candele sul luogo dove la morte è avvenuta. Il 31 ottobre è uso rendere omaggio ai bambini, la cui anima si ritiene ascenda direttamente in cielo; i primi due giorni di novembre sono invece dedicati agli altri scomparsi. La festa viene celebrata con musica, bevande e cibi tradizionali dai colori vivi, combinati a numerose rappresentazioni caricaturali della morte.
In Messico il giorno dei morti è una festa sociale, vivace e variopinta dove si mangia, si balla e ci si diverte, perché la morte viene vissuta come qualcosa di inevitabile e i defunti tornano a fare le cose che facevano abitualmente. Perciò si preparano altari illuminati da candele e led colorati, affinché la notte sia meno cupa per tutti. Per le strade delle grandi città, ma anche nei piccoli borghi magici, bambini, giovani e adulti si truccano il viso, si mascherano come scheletri colorati e si ritrovano insieme in allegre e talvolta bizzarre parate.
Nel 2008 la festa che tuttavia celebra la vita diventa patrimonio culturale dell’umanità UNESCO.
La festa è naturalmente come da tradizione anche cibo: il “Pan de muertos” è il dolce tipico di questa festa, fatto con base dolce, semi di anice e i “teschi di zucchero”. Tra gli altri piatti messicani che appartengono alla tradizione ci sono i tamales, involtini preparati con un impasto a base di mais, ripieno di carne, verdure, frutta e/o altri ingredienti dolci che possono essere consumati a colazione.
Pinales de Amoles
Qui siamo nella coloratissima Pinales de Amoles, dove ogni anno, troviamo un tripudio di fiori e teschi.
La località è famosa e si trova nel Messico Centrale nella biosfera Sierra Gorda nell’aspra catena montuosa della Sierra Madre Oriental, comprende un terzo dello stato di Querétaro.
Nota come il ‘gioiello verde’ del Messico centrale, con 15 tipi diversi di vegetazione questa riserva è l’area protetta con l’ecosistema più vario di tutto il Messico.