Nessuno tocchi Odessa!
Odessa è la “nostra” città!
I conflitti nel mondo.
Controllando bene, i conflitti nel mondo oggi sono moltissimi: secondo i dati dell’Armed Conflict Location & Event Data Project (ACLED), una parte sostanziale del globo è ancora sommersa da una qualche forma di conflitto o situazioni di crisi. Si tratta di Etiopia, Yemen, Sael, Nigeria, Afghanistan, Libano, Sudan, Haiti, Colombia, Myanmar. Certamente anche Siria e Venezuela non rappresentano aree tranquille.
Come possiamo tacere ed essere così ciechi?
Così assuefatti e silenziosi: sembra che tutta questa informazione, questa sofferenza diventi mediatica indifferenza. Certo è, che l’informazione è veicolata ad arte e finalizzata alla propria esistenza. Ma tuttavia anche noi siamo responsabili e coinvolti. D’altro canto, in fondo che ci frega della situazione delle donne in Afghanistan o della motivazione che spinge le persone a buttarsi in mare per attraversare il Mediterraneo, il fenomeno e l’emergenza si è forse arrestato?
Non voglio fermarmi a pensare che il problema sia solo e sempre uno. Perché tutta questa necessità di costruire armi, con questi fondi immensi, si potrebbe tranquillamente ridurre il debito dei paesi poveri, aiutare le persone nei progetti di crescita infondendo umiltà e maggiori speranze.
Il poeta può aiutarci.
Sì! Deve farlo. Il poeta può intervenire, sollevare opinioni. La poesia è immediata. Il messaggio poetico arriva subito. Questo mio testo deve arrivare subito al vostro stomaco e vuole alzarsi verso l’alto e condividere il grido di dolore dei popoli che soffrono.
Nessuno tocchi Odessa!
Invano si spengono gli incendi
della fortezza assediata
su giacigli improvvisati vecchi nei sottoscala
finiscono il cibo senz’acqua si ammalano
non usciranno più da sottoterra
in superficie i missili hanno fatto scempio della vita
sventrato ogni casa annerito le coscienze
bruciato ogni frontiera
dove non si può scorgere il sole dell’avvenire
il verde radioso nel vento
l’essenza opaca delle bombe al fosforo prevale
un nuovo crepuscolo degli idoli per un’alba inattesa
vincono le armi
rimbomba l’oscura Signora tra i soldati
la vittoria del demonio immane
mentre il pianeta soffre l’odio del suo uomo