Decostruito è Spazio

pezzi di presente

hipster sempre

mescolati con antiche mura.

 

La piazza si trasforma

ora è schermo,

vetro che talvolta s’infrange

e diventa tagliente.

 

Da un lato un giovane

s’apposta e mi dice:

“hai tutto, io non ho voce”.

 

Ma io son lui,

lo specchio s’increspa

non mente atroce

quel quadro di Pollock.

 

E’ caos il presente

c’è chi gode,

chi fugge

mentre il Re

ci scruta, ci deride

quando d’Arianna

cerchiamo d’intrecciar

le file.

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