Il surrealismo di Pietro Giorgio Viotto
Il Natale del 1949 vede la nascita a Torino dell’artista, che già da piccolo si dedica al disegno copiando le vignette ed i personaggi di Topolino, imitando il fratello Rinaldo.
Quando al termine delle medie inferiori gli regalano una scatola con i colori ad olio, incomincia ad imbrattare i cartoni telati e le tele, copiando da immagini oppure dal vero durante le vacanze estive passate a Carignano (TO) nella casa degli zii.
E’ qui che apprezza il borgo contadino ed il lento scorrere del tempo, cadenzato da un lato dagli orari della fabbrica tessile presso cui lavoravano gli zii, dall’altro dalle colorite feste del paese.
Dopo gli studi si impiega presso una grande azienda ed incomincia l’avventura con l’area dell’informatica.
Proprio alla nascita dei primi Personal Computer viene alla luce la necessità dell’artista di esprimersi con la pittura tramite motivi simbolici, attingendo dal mondo reale e cercando di suscitare con le tele sensazioni ed emozioni.
Nasce l’idea delle “sfere rotte” (oggetti tridimensionali sferici con crepe evidenti) che sono inserite nei quadri per rappresentare concetti e stati d’animo e per trasmettere il mondo interiore dell’artista a chi li osserva.
Problemi famigliari impediscono all’artista di proseguire con la pittura dopo il 1981; soltanto nel 1999 l’artista riprende a dipingere, trovando nella natura delle valli Cuneesi le ispirazioni per i suoi acquerelli.
Dapprima totalmente autodidatta, frequenta nel 2001 per la prima volta i corsi Cedas di Torino con il Prof. Sandro Lobalzo, approfondendo la tecnica dell’acquerello.
Dal 2002 frequenta i corsi Cedas del Maestro Pippo Ciarlo e con lui partecipa a numerose manifestazioni e collettive. Nel 2005 si riscrive alla Promotrice delle Belle Arti di Torino, come già aveva fatto dal 1979 al 1981, e continua tuttora ad esporre.
Nello stesso anno presenta, in una personale a Carignano (TO), alcune opere per illustrare con fantasia e creatività le poesie del suo amico poeta Alessandro Morro.
Prosegue con l’attività espositiva in altre numerose gallerie.